Karem Ibrahim working

 

L'attivazione tissutale è una particolare tecnica di terapia fisica che si attua mediante il Convogliatore di Radianza Modulante (Tecnologia REAC) Viene somministrata attraverso particolari sonde laminari applicabili su zone del corpo in cui si è evidenziata una sofferenza localizzata. Molti studi hanno evidenziato come certi tessuti (in special modo i tessuti connettivi), accanto ad una Sindrome Generale di Adattamento, vanno incontro ad una Sindrome Locale di Adattamento (S.L.A.).

L’Attivazione Tissutale si propone l’obiettivo di promuovere una Ottimizzazione dei meccanismi di controllo del sistema nervoso su distretti corporei modificati dai meccanismi adattativi disfunzionali. I danni derivati da posizioni sbagliate o da traumi veri e propri nel corso della vita, sommati a tensioni di origine psicoemotiva, spesso danno luogo a quadri clinici in cui i tessuti testimoniano i tentativi del corpo ad adattarsi agli stress ambientali che gli vengono imposti. I tessuti appaiono così contratti, doloranti, ipersensibili, pesanti. Questo è particolarmente vero per il tessuto connettivo sottocutaneo e per il tessuto muscolare. L’Attivazione Tissutale (AT) possiede un effetto diretto sulla zona del corpo da trattare e un azione generale su tutto l’organismo.

Effetti indotti dall’AT in funzione dei risultati terapeutici riscontrati:

  • Progressivo miglioramento dell’efficienza circolatoria ematica.
  • Progressivo miglioramento della circolazione linfatica.
  • Riassorbimento di eventuali reazioni edematose. Il riassorbimento dei liquidi determina un aumento della diuresi.
  • Azione decontratturante sulla muscolatura.
  • Azione analgesica.
  • Azione antiinfiammatoria.
  • Favorisce e riduce i tempi di cicatrizzazione.
  • Favorisce il riassorbimento di versamenti ematici e/o ematomi.
  • Favorisce il riassorbimento di versamenti nelle borse sierose e nelle cavità articolari.
  • Impedisce l’organizzazione di versamenti ematici e depositi di fibrina.
  • Ristabilisce l’integrità di tessuti andati incontro a infiltrazione fibrosa.
  • Favorisce il riassorbimento delle neoformazioni fibrocalcifiche patologiche.
  • Favorisce la corretta calcificazione ossea post traumatica.
  • La pelle risulta più morbida ed elastica. Si registra una ripresa del colorito roseo nelle distrofie cutanee e circolatorie.
  • Applicata sulla muscolatura paravertebrale o sull’addome determina rilassamento psico-emotivo.
  • Libera più rapidamente il muscolo da sensazioni di stanchezza e di fatica permettendo un più rapido recupero.

Effetti indesiderati: veri e propri “effetti avversi” non si sono mai osservati. Non si sviluppa calore e quindi si può utilizzare anche nelle varici, nei processi flogistici acuti, emartri, idrarti, osteoporosi. Non interferisce con i mezzi metallici e quindi si può utilizzare in portatori di mezzi di sintesi metallici e di artroprotesi. Si può utilizzare anche nei portatori di pace-macker Si può fare in gravidanza. Non induce dolore ne altra spiacevole sensazione. Nel caso di uso diretto su una superficie che presenti una soluzione di continuo o su ulcere varicose, per problemi di ordine igienico legati all’uso di materiali non sterili (sonda laminare), consigliamo di attuare successivamente normali medicazioni. Non vi sono controindicazioni.

Principali utilizzi:
Nella terapia riabilitativa:

  • Distorsioni
  • Lesioni tendinee, tendiniti, borsiti
  • Esiti di traumi legamentosi e ossei
  • Ritardi nel consolidamento delle fratture.
  • Contratture, stiramenti, strappi muscolari
  • Artralgie di varia natura
  • Artrosi :articolare, cervicalgie, dorsalgie, lombalgie, lombosciatalgie
  • Nella riabilitazione postraumatica o postchirurgica

Nella medicina sportiva:

  • Nel velocizzare i tempi di recupero post-traumatico
  • Nella prevenzione del trauma sportivo

Nella medicina estetica:

  • Linfedema congenito e acquisito.
  • Cellulite: la Pannicolopatia Edemato-Fibro-Sclerotica nasce da un disordine infiammatorio profondo del microcircolo; l’AT agisce sul microcircolo migliorando la velocità del flusso sanguigno nei capillari. Riducendo così la stasi microcircolatoria e quindi riducendo il passaggio dei liquidi negli spazi interstiziali. Si favorisce il riassorbimento linfatico dell’edema interstiziale. Si ripristina l’elasticità e la permeabilità delle pareti capillari.
    Il miglioramento circolatorio attiva il turn over degli adipociti riattivando così l’attivazione  lipolitica. Le formazioni nodulari fibrosclerotiche si destrutturato e si evitano successive ulteriori reazioni fibrotiche del sottocutaneo. L’AT migliora il controllo neuro muscolare sulla muscolatura distrettuale responsabile primario nell’innesco del processo di stasi del microcircolo.
  • Prevenzione e la riduzione dei segni dell’invecchiamento del viso e del corpo.
Attivazione tissutale